SARDINIAN JOB DAY DA RECORD: OLTRE 28.000 ALLA FIERA PER LA DUE GIORNI DEDICATA AL LAVORO.

Cagliari, 25 gennaio 2019 – Più che positivo e ben oltre le aspettative il bilancio finale del Sardinian job day: 28.400 partecipanti, di cui circa 10.000 candidati che, nell’arco delle due giornate, hanno sostenuto i colloqui con le 300 aziende accreditate.

Molti i visitatori attratti dagli incontri arricchiti dalla presenza di testimonial, dagli ospiti internazionali, e dagli oltre 100 seminari rivolti soprattutto ai giovani studenti ma non solo.

“Sono state due giornate bellissime, ha dichiarato il direttore generale dell’Aspal Massimo Temussi. Siamo molto soddisfatti della grande partecipazione di pubblico e delle migliaia di occasioni di incontro tra imprese e cittadini che siamo riusciti a creare. Abbiamo creato una grande mobilitazione di tutti gli attori economici e istituzionali, che ha permesso di dare un’occasione di lavoro e restituire la fiducia nel futuro a migliaia di persone. È questa la cosa che ci rende più felici e ci incoraggia a fare sempre di più, mettendoci tutto l’impegno e la forza di sempre, perché il job day sia tutti i giorni. Ci prepariamo adesso ad affrontare le prossime sfide, forti del lavoro di squadra che abbiamo realizzato. Ringrazio per questo tutta l’Aspal, una bella realtà che, nonostante sia abbastanza giovane, ha un team di persone valide e motivate. E ringrazio i tanti giovani, le aziende, i disoccupati e i visitatori di queste due giornate. Senza di loro il job day non sarebbe esistito. Ora l’appuntamento è per il 2020.

AL SARDINIAN JOB DAY, I SERVIZI PER L’IMPIEGO ITALIANI ED ESTERI SI CONFRONTANO

Cagliari, 25 gennaio 2019 – Un confronto tra i servizi per il lavoro italiani ed esteri, per lo scambio di modelli e buone pratiche, e avviare nuove forme di collaborazione per migliorare la qualità delle prestazioni e le rispettive performance. Le agenzie di 8 regioni italiane, e i rappresentanti di WAPES, l’associazione mondiale dei servizi pubblici per l’impiego che ha sede a Bruxelles, insieme ad altre delegazioni provenienti da paesi tra cui Francia, Spagna, Slovenia, NASWA, l’associazione degli Stati Uniti e il Vietnam, si sono confrontati durante il Sardinian job day, per discutere dei servizi offerti ai cittadini e alle imprese.

La Sardegna è un osservatorio interessante anche per le altre realtà regionali e internazionali: è stata la prima regione in Italia a dotarsi di una legge organica, la n. 9 del 2016, che ha riordinato la materia del lavoro e il sistema delle politiche attive, riportando la gestione dei Centri per l’impiego in capo all’ASPAL.

“Siamo un’agenzia relativamente giovane, ha affermato il direttore generale dell’ASPAL Massimo Temussi, ma abbiamo un background di esperienza e competenze che ci rende competitivi e in grado di affermare il nostro ruolo nel mercato del lavoro e nel sistema economico. Rispetto alle esperienze straniere l’ASPAL ha cercato di migliorare il suo rapporto con i cittadini e con le imprese, puntando molto sulla qualità dei servizi offerti e cercando di farsi conoscere in maniera capillare. In particolare, siamo stati i primi a sperimentare la figura del job account, perché abbiamo capito che era fondamentale instaurare un rapporto di fiducia con le imprese. Il Sardinian job day è stata l’occasione per far decollare questa nuova strategia che, dai numeri ottenuti, ha dato risultati brillanti, che ci incoraggiano ad andare avanti sempre meglio.”

I rappresentanti delle altre regioni hanno illustrato le loro attività e le principali misure offerte. Come Trento che ha parlato dello strumento di contrasto alla povertà (antenato del reddito di cittadinanza), l’Assegno unico provinciale, e la  Basilicata che ha sperimentato il reddito minimo di inserimento. O la Catalogna ha da subito investito sul rapporto con le aziende, e sull’orientamento nella ricerca di personale. E poi ilVeneto che ha puntato molto sulla semplificazione soprattutto a favore degli imprenditori, e il Piemonte e la Lombardia che hanno saputo creare una connessione con gli stakeholder locali, ricercando la collaborazione pubblico-privata, per avere un approccio globale al mercato del lavoro. Una strategia analoga è stata rappresentata da Pole Emploi in Francia, che ha puntato sulla formazione degli operatori, per creare dei professionisti in grado di supportare le imprese nel reclutamento del personale. Dagli Stati Uniti arriva invece la ricetta del Talent management, per ottimizzare la ricerca dei talenti e delle figure professionali migliori richieste dalle aziende. Una formula vincente nel mercato americano altamente competitivo, che può essere esportata in altre realtà.

Tutti i rappresentanti hanno sottolineato l’importanza degli investimenti nelle infrastrutture di rete, e nelle piattaforme per la ricerca di personale e l’incontro domanda e offerta.

“Questo confronto – ha concluso Temussi – è il frutto delle relazioni internazionali che l’ASPAL ha coltivato in questi anni. Siamo convinti che dallo scambio di esperienze possano scaturire idee per migliorare la nostra performance e proiettarci nel contesto globale con gli strumenti adatti per essere più forti. La nostra missione resta quella di essere al servizio di cittadini e imprese per dare un contributo allo sviluppo, e possiamo farlo ancora meglio se sappiamo trasferire i modelli più vincenti.”

LAVORO E SPORT: AL SARDINIAN JOB DAY ANCHE IL CAGLIARI CALCIO E LA DINAMO SASSARI

Cagliari, 24 gennaio 2019 – “Anche in Sardegna è possibile vivere e lavorare nello sport, trasformando una passione in attività professionale”, ha detto il direttore generale dell’Aspal, Massimo Temussi, aprendo i lavori dei due convegni sulle opportunità offerte dal mondo sportivo, che hanno avuto come protagonisti alcuni dirigenti del Cagliari calcio e della Dinamo basket Sassari, all’interno della quinta edizione del “Sardinian job day”, in programma oggi e domani nello spazio fieristico di Cagliari.

“Dietro una semplice partita di calcio – ha spiegato Mario Passetti, direttore generale del Cagliari – c’è una grande e complessa organizzazione che consente alla squadra di giocare un intero campionato. Si tratta di esperti in ogni settore: segreteria, amministrazione e contabilità, settore giovanile, responsabili delle strutture, sicurezza, biglietteria, marketing, area commerciale, comunicazione, eventi e campagne sociali. Non si tratta necessariamente di persone esperte o appassionate di calcio, per un’attività dalle mille sfaccettature, caratterizzata da molteplici problemi e con diverse professionalità protagoniste”.

Negli interventi di Roberto Colombo, direttore sportivo del Cagliari calcio, e dell’ex campione del mondo (a Berlino nel 2006) Cristian Zaccardo, è stato affrontato il ruolo di ex calciatori che attraverso la formazione e l’aggiornamento hanno deciso di ritagliarsi un nuovo ruolo come dirigenti nel mondo del calcio.

Il presidente della Dinamo, Stefano Sardara, ha evidenziato come si può costruire un “brand sportivo di successo anche In Sardegna, trasformando un club in una vera e propria azienda. Noi abbiamo inserito un motore commerciale in una macchina sportiva, e funziona”.

“Lo sport – ha aggiunto Renato Nicolai, amministratore delegato del club sassarese – non ha bisogno solamente di figure tecniche, ma anche chi sta dietro le quinte ha un ruolo importante per il successo di una squadra. Proprio la Dinamo è l’esempio di una società ben strutturata, dove lavorano alcune persone assunte dopo uno stage formativo”. Al loro fianco, Federico Pasquini ed Enzo Esposito, general manager ed allenatore della società di pallacanestro, esempi di professionisti che sono riusciti a rigenerare e valorizzare le loro professionalità in nuovi ruoli nel mondo dello sport.

PRIMA GIORNATA DEL SARDINIAN JOB DAY: L’INNOVAZIONE CHE CAMBIA IL LAVORO

Cagliari, 2gennaio 2018 – Prima giornata, oggi alla Fiera di Cagliari, per la quinta edizione del Sardinian Job Day, iniziativa per orientare chi è in cerca di occupazione, promossa dalla Regione e organizzata dall’Agenzia Sarda per le Politiche Attive del Lavoro. In campo incontri, seminari, workshop di orientamento e colloqui di lavoro per 5.370 posizioni. 

 

Si è entrati subito nel vivo del tema di quest’anno, “Lavoro e innovazione”, dove si è discusso di innovazione digitale nel lavoro e di come trasformare le innovazioni tecnologiche in opportunità con il campione di moto GP Loris Capirossi, Roberto Villa per IBM Italia, lo skipper di Luna Rossa Max Sirena, il responsabile commerciale Centro e Sud Italia Huawei, Vincenzo Strangis.

 

PIGLIARU – “Il lavoro è al primo posto nei pensieri, nelle preoccupazioni, nelle ambizioni di tutti, e per questo è così importante che un’occasione come il Sardinian Job Day sia diventata in questi anni uno degli appuntamenti più rilevanti e attesi d’Italia”, ha detto il presidente Pigliaru, in apertura dell’incontro. “Lo abbiamo voluto con determinazione e ci siamo riusciti grazie all’impegno e alla competenza di quanti hanno lavorato per fare di queste giornate un’opportunità non solo per mettere insieme domanda e offerta, ma anche per dare a chi cerca occupazione gli strumenti giusti per trovarla. Questa grande riunione di giovani, meno giovani, imprese e consulenti, chiamati ad un confronto che mette sul tavolo migliaia di posizioni occupazionali e nello stesso tempo apre prospettive – ha spiegato -, è estremamente utile per orientare, per offrire uno spaccato reale del mercato del lavoro, delle nuove professionalità richieste e che in questa fase storica, segnata da globalizzazione e cambiamento tecnologico, vanno a sostituire sempre più in fretta i vecchi mestieri. E il Job Day, che puntiamo a far diventare un luogo di riferimento virtuale tutto l’anno per chi cerca e chi offre lavoro è un tassello di un quadro ben più complesso”, ha sottolineato Francesco Pigliaru ripercorrendo le azioni portate avanti dalla Giunta nel corso della legislatura, a partire dalla riforma dei Centri per l’impiego, “che siamo stati i primi in Italia a realizzare e che oggi ne fa un modello che nella proporzione numerica di personale a disposizione di chi cerca lavoro ci avvicina ben più a statistiche da nord Europa che da resto del Paese.” Il Presidente ha proseguito citando LavoRas, “che nelle sue articolazioni sa dare risposte immediate alle urgenze attraverso i cantieri comunali e parallelamente, con i bonus per assumere, parla alle aziende favorendo un’occupazione che sia più strutturale”, e il Reis. “Anche in questo caso siamo stati i primi e la nostra formula non è assistenzialismo ma occasione per avere o riprendere un ruolo attivo, acquisendo competenze. Politiche che stanno mostrando risultati concreti”, ha detto il Presidente citando il raffronto dei dati raccolti nello stesso trimestre del 2017 e del 2018, “che certifica 24mila occupati in più, 76mila in più se guardiamo lo stesso periodo del 2014. Il tasso di disoccupazione per gli stessi mesi del 2014 era  circa il 19%, il 15% l’anno scorso e oggi l’11%. Naturalmente c’è ancora molto da fare – ha concluso -, ma la Sardegna sta andando nella direzione giusta”.

 

TEMUSSI – “Il job day è un grande momento che corona l’intensa attività che l’Aspal svolge mettendoci il cuore e tutta l’energia possibile per far ripartire il nostro mercato del lavoro”, ha dichiarato il direttore dell’Aspal, Massimo Temussi, introducendo la manifestazione alla platea del Palazzo dei Congressi. “Pensiamo di esserci riusciti, mobilitando le aziende e i cittadini, e orientando l’incontro tra domanda e offerta di lavoro verso i nuovi orizzonti dell’economia globale. Per questo abbiamo voluto puntare sull’innovazione, digitale e non solo, perché il futuro è ora, e per essere competitivi dobbiamo allinearci con le novità che stanno rivoluzionando il lavoro. Partiamo da questo job day per vincere la sfida dello sviluppo occupazionale”.

 

Domani, venerdì 25 gennaio, seconda ed ultima giornata della manifestazione, ricca di appuntamenti. Si apre alle ore 9, nella Sala Lai al Padiglione D Mediterraneo, si tiene un confronto sulle politiche per il lavoro e i servizi offerti all’impresa, in Italia e all’estero, moderato da Mariangela Lampis.

 

La mattinata prosegue con un focus sull’innovazione nel made in Italy, alle ore 11 nella Sala Pasolini al Palazzo dei Congressi. Dopo il saluto dell’assessora del Lavoro, Virginia Mura, intervengono Daniela Ducato (Most influent innovative woman 2018), lo chef Luigi Pomata, Massimo Barbadoro del Distretto Alta Oreficeria Valenza e Lorenzo Giannuzzi (AD e direttore generale Forte Village, nonché CEO dell’anno Luxury 2018).

 

Valorizzare talenti e creare impresa. La sfida di Talent Up”. Su questo tema è incentrato l’incontro di chiusura del programma di convegni, alle ore 15 alla Sala Pasolini al Palazzo dei Congressi. Il giornalista Giuseppe Deiana modera gli interventi sullo stato dell’arte sul programma regionale Talent Up, realizzato per formare nuovi imprenditori sardi, attraverso un percorso formativo presso le migliori business school italiane ed estere. Offrono gli spunti per lo sviluppo di una cultura imprenditoriale il direttore dell’Aspal Massimo Temussi, il Presidente della Regione Francesco Pigliaru, il docente della Georgetown University Jeff Reid, Alfredo Coppola (Co-CEO, US Market Access), Carlo Mannoni (Presidente Sardex), Diego Teloni (Direttore Fondazione Giacomo Brodolini), Eduardo Sette Camara Silva (Head of Acceleration and Lisbon Challenge), Alessandro Gallo (Senior Account executive Linkedin Italia), Giuseppe Cuccurese (Direttore generale Banco di Sardegna).

 

Proseguono durante tutta la giornata di domani anche i workshop e i seminari  di orientamento, oltre alle attività previste nell’area interamente dedicata all’innovazione digitale. Una su tutte è “FastHack”, una maratona di cervelli, lunga sei ore, per trovare una soluzione brillante al problema posto, in vari ambiti, da aziende che lavorano sul territorio sardo. Ciascuna competizione coinvolge al massimo 20 partecipanti. In palio, per i vincitori, la possibilità di sostenere un colloquio finalizzato allo svolgimento di un periodo di tirocinio retribuito per continuare a sviluppare il progetto proposto.

SJD 2019, COME MUOVERSI E UNA APP PER NAVIGARE TRA I PADIGLIONI

Cagliari, 22 gennaio 2019 – Tutto pronto per il Sardinian job day 2019. Si parte giovedì 24 alle 8.30, quando apriranno i cancelli della Fiera di Cagliari, e si prosegue fino al 25 con i colloqui di lavoro, gli incontri rivolti al grande pubblico, i seminari e i diversi momenti di confronto e di formazione.

AFFLUENZA PUBBLICO e COLLOQUI. I partecipanti potranno recarsi, in base alle attività che intendono fare, nelle postazioni di accoglienza posizionate in ciascun padiglione.

La registrazione dei candidati che dovranno sostenere i colloqui (circa 6.000) avverrà nel Padiglione I, al piano terra. È necessario portare con sé un valido documento di riconoscimento e la tessera sanitaria, e si raccomanda anche una copia stampata del proprio curriculum vitae. Una volta registrati ai candidati verrà comunicato l’orario nel quale sostenere il colloquio. La durata è di circa 15 minuti e, al termine, l’azienda potrà inserire l’esito direttamente nel SIL (Sistema informativo lavoro).

APP SJD2019. Quest’anno il Sardinian job day è ancora più smart. Tramite la App SJD2019, disponibile per Android e iOS su Play Store e App Store, si ha la possibilità di muoversi in modo più agevole all’interno dello spazio fieristico, di conoscere i dettagli di tutte le attività, e ricevere notifiche per essere aggiornati in tempo reale sull’evento.

PADIGLIONI. Nel padiglione I, oltre agli spazi dedicati ai colloqui, al piano terra e al primo piano, un’intera area è destinata ai Centri per l’impiego, dove sarà possibile ottenere informazioni, supporto e dettagli sui servizi offerti.  Qui, inoltre, al primo piano, sono posizionati gli stand delle istituzioni e delle Università di Cagliari e di Sassari. Nel padiglione L si effettua l’accoglienza degli studenti delle scuole superiori, che sono stati inseriti nelle diverse attività seminariali e di intrattenimento.

Il padiglione B ospita le aziende presenti al job day con il loro stand, rappresentative di tutti i settori economici, mentre nel padiglione G si trovano gli enti e le agenzie di formazione, per promuovere i rispettivi corsi e la nuova offerta formativa.

Al padiglione E si incontrano le Forze armate: Esercito, Carabinieri, Guardia di Finanza, Aeronautica, Polizia di Stato, Marina, Guardia Costiera, e la Croce Rossa Italiana, che daranno indicazioni sui percorsi da seguire per entrare a far parte di questi Corpi. E nello stesso padiglione si trova un’area dedicata allo sport, dove potranno praticarsi alcune attività, grazie all’allestimento di un campo da calcetto, un campo da basket e uno di badminton, e visitare gli stand di Luna RossaCagliari calcio e della Dinamo Sassari.

Il padiglione C ospita la novità del Sardinian job day 2019: uno spazio dedicato alla digital innovation, con gli stand di 31 aziende che operano in ambito digitale, e tre percorsi creativi e stimolanti: Viaggio nel lavoro digitale, FastHack – 6 ore per dare una spinta al tuo futuro, e il Science centre di 10LAB.

AREA FOOD. Un punto ristoro è allestito al padiglione G, e altri punti sono presenti negli spazi all’aperto con diverse proposte di street food.

SARDINIAN JOB DAY, 5.000 PROFILI RICERCATI E UN PROGRAMMA RICCO DI APPUNTAMENTI

Un’occasione, unica in Italia, per favorire l’incontro tra domanda e offerta e per orientare i disoccupati sulle qualifiche più richieste da un mercato del lavoro in continua evoluzione. Il 24 e 25 gennaio torna nel quartiere fieristico di Cagliari il Sardinian Job Day, promosso dalla Regione e organizzato dall’Agenzia Sarda per le Politiche Attive del Lavoro. Il programma della manifestazione è stato presentato stamane a Villa Devoto dal Presidente della Regione, Francesco Pigliaru, dall’assessora del Lavoro, Virginia Mura, e dal direttore dall’Aspal, Massimo Temussi.Alla sua quinta edizione, il SJD punta i riflettori sull’innovazione digitale e sull’incidenza dei processi di trasformazione tecnologica nell’organizzazione del lavoro e nelle professioni, senza trascurare la vocazione primaria dell’evento: un momento utile per attivare e accompagnare le persone nella ricerca di lavoro e spiegare come farlo. Inaugurato nel 2015, quando i servizi per il lavoro erano ancora in capo alla Province (i CSL), il SJD è cresciuto, anno dopo anno, in parallelo all’attuazione della legge regionale n. 9 che, nel 2016, ha istituito l’Aspal ed ha previsto l’organizzazione e le rinnovate competenze degli attuali Centri per l’Impiego.
“Saranno due giorni intensi per parlare di lavoro e per crearlo”, ha detto il presidente Pigliaru.

PIGLIARU – “Grazie alla competenza di chi si impegna per realizzarlo, il nostro Job Day è ormai considerato una buona pratica nazionale, come dimostrano le presenze qualificate che arrivano dall’Italia e dall’Europa, provando il grande interesse che riscuote questo format a livello nazionale e internazionale. Sono certo che ci sarà una partecipazione ancora maggiore rispetto alle precedenti edizioni – ha sottolineato il Presidente -, i numeri sono in crescita e saranno presenti circa 300 aziende che offrono ben 5mila posizioni lavorative. Queste giornate però non sono solo l’occasione per incrociare domanda e offerta – ha proseguito -, ma anche luogo nel quale chi cerca un lavoro impara come giocare al meglio le proprie carte, trovando nei seminari e nelle consulenze con gli esperti l’aiuto adeguato per presentarsi nel modo giusto alle aziende giuste. Significa aumentare le opportunità, spingere ancora sul fronte dell’occupazione. Gli ultimi dati Istat certificano che la situazione in Sardegna è in miglioramento”, ha spiegato, ricordando che mettendo a confronto il terzo trimestre dell’anno, il tasso di disoccupazione è passato dal 19% del 2014 all’11% del 2018, “questo vuol dire 76mila stipendi in più che sono arrivati a famiglie sarde e man mano che si attivano i cantieri e i bonus di LavoRas si crescerà ulteriormente. Certo non è tutto risolto e sappiamo bene che c’è ancora molto da fare, che ci vuole del tempo per consolidare e percepire il mutamento in positivo – ha concluso Francesco Pigliaru -, ma sappiamo anche che l’impegno paga e la direzione è quella giusta”.

MURA – “L’aspetto cardine dell’iniziativa – ha dichiarato l’assessora del Lavoro, Virginia Mura – è abbattere il numero degli inattivi e degli sfiduciati, in particolare di tutti coloro che non hanno ancora le competenze necessarie per inserirsi nel mercato del lavoro sempre più dinamico. Rispetto alle edizioni precedenti, quest’anno rivolgiamo lo sguardo a tutti i settori produttivi, per intercettare e governare le loro trasformazioni riconducibili all’evoluzione tecnologica. Sottolineo che l’appuntamento del 24 e 25 gennaio è la vetrina, lo specchio, dell’attività svolta dai Centri per l’Impiego, ogni giorno e tutto l’anno. Ringrazio gli operatori dei 28 CPI attivi in tutta l’Isola per il loro impegno quotidiano, che si traduce in due principali linee di azione: orientare i disoccupati, ma anche entrare in contatto con le aziende dei territori, attraverso i job account e gli Sportelli Impresa, appena costituiti. Nel corso del Job Day saranno illustrate le misure per il lavoro disponibili per i cittadini e per i datori di lavoro, a partire dalle opportunità del programma “LavoRas”. Per coloro che sono in cerca di lavoro, ma anche per chi è occupato, ma desidera migliorare la propria posizione lavorativa, sono previste numerose iniziative di supporto all’individuazione dei percorsi più congeniali. Agli studenti delle scuole superiori e delle Università sono dedicati specifici seminari, per una approfondita conoscenza delle potenzialità del mercato del lavoro e delle professioni del futuro”.

TEMUSSI – “Siamo ai nastri di partenza. La squadra dell’ASPAL in queste settimane ha messo in piedi una grande mobilitazione nel nostro mercato del lavoro, riuscendo a contattare 300 aziende che hanno richiesto 5.000 posizioni lavorative”, ha dichiarato il direttore dell’Aspal, Massimo Temussi. “Un numero altissimo, spalmato su diversi settori economici, non solo sul turismo che si conferma trainante, ma anche sul commercio e sui servizi alle imprese. Agli annunci di lavoro hanno già risposto quasi 30.000 candidature, a dimostrazione che la distanza tra imprese e cittadini si sta accorciando. Sono dati che preannunciano un Job day da record, arricchito anche dalle numerose occasioni di apprendimento rivolte innanzitutto ai più giovani: oltre 100 seminari, 30 dei quali saranno dedicati all’innovazione digitale e alle nuove tecnologie, e un focus sullo sport, per promuovere le attitudini dei ragazzi ad intraprende l’attività sportiva anche grazie alla partecipazione di importanti squadre e testimonial. Il confronto e lo scambio di buone pratiche nel sistema dei servizi per il lavoro nazionale e internazionale darà, inoltre, una dimensione ancora più ampia all’appuntamento di quest’anno, proiettato sulle novità e sulle tendenze del mercato globale”.

Come nelle passate edizioni, un aspetto importante della due giorni è costituito dai colloqui di lavoro, con offerte aperte soprattutto in Sardegna, nel resto d’Italia e all’estero. Chi è in cerca di occupazione può candidarsi per le posizioni lavorative attraverso la piattaforma di SardegnaLavoro e, superato il filtro a cura degli operatori dei Centri per l’impiego, che valutano la corrispondenza tra la domanda e l’offerta di lavoro, ha l’opportunità di entrare in contatto diretto con le imprese che hanno aderito al SJD. Le registrazioni, partite lo scorso 4 dicembre, sono aperte fino al 13 gennaio, anche presso i Centri per l’Impiego.

Motore dell’iniziativa il sistema di CPI attivo in Sardegna, con il ruolo fondamentale dei job account, che si recano dai datori di lavoro per illustrare le opportunità loro dedicate, in particolare gli incentivi all’assunzione previsti dal programma LavoRas. Dall’incontro tra gli imprenditori e i job account, i fabbisogni occupazionali e di competenze emersi si sono tradotti nelle offerte di lavoro presenti al SJD.

Arricchiscono la manifestazione convegni e talk show con ospiti di rilievo internazionale, manager di aziende e di pubbliche amministrazioni e rappresentanti dei servizi per il lavoro di 17 Paesi europei ed extra UE. Sono complessivamente 120 i seminari e laboratori in programma, per disoccupati, studenti e imprenditori, ed oltre 100 gli stand espositivi. Come nelle ultime due edizioni del SJD, è prevista una serie di eventi formativi per gli studenti delle scuole superiori.

I COLLOQUI – Sono circa 30.000 le candidature pervenute (tenuto conto che il singolo può candidarsi per più posizioni lavorative), che potranno accedere alla fase di preselezione a cura degli operatori dei CPI. Nelle giornate del 24 e del 25 i candidati potranno svolgere i colloqui prenotati con le imprese in un’area dedicata.

LE IMPRESE – Sono quasi 300 le aziende registrate che hanno inserito 1.090 annunci per 5.000 posizioni lavorative. Tutti i macro settori di attività sono rappresentati e sono circa 326 i profili professionali richiesti.

FORMAZIONE – Presenti in Fiera 40 agenzie di formazione professionale accreditate, col compito di illustrare i corsi di formazione attivi: da quelli incentrati sulla Blue e Green Economy, oggetto di specifici avvisi banditi nei mesi scorsi dalla Regione, a quelli collegati allo strumento dell’assegno formativo, previsto da LavoRas.

ISTRUZIONE – Ricco il programma di seminari per le scuole, coinvolte attraverso l’Ufficio scolastico regionale. L’obiettivo è orientare gli studenti partecipanti verso le qualifiche richieste dal mercato del lavoro.

CONVEGNI – Presenti alcuni tra i colossi dell’ICT nel focus dedicato all’innovazione e alle nuove tecnologie. Previsto anche uno spazio di approfondimento sullo sport: dalla vela, con la testimonianza di alcuni dei componenti del team di Luna Rossa, alle nuove frontiere della meccanica nel motociclismo, con la presenza del campione del mondo Loris Capirossi. Spazio anche alle eccellenze del made in Italy, con l’intervento dell’imprenditrice Daniela Ducato e lo chef Luigi Pomata.

LAVORO ALL’ESTERO – Prima e durante il Sardinian Job Day è possibile candidarsi per posizioni lavorative all’estero, rispondendo agli annunci promossi dal servizio Eures e altre disponibili su SardegnaLavoro.

A MENO DI UN MESE GIÀ 3.600 OCCASIONI DI LAVORO, CANDIDATURE ENTRO IL 13 GENNAIO 2019

Entra nel vivo il Sardinian Job Day 2019: a meno di un mese dall’evento, in programma il 24 e 25 gennaio alla fiera di Cagliari, sono già 3.600 i profili ricercati da circa 250 aziende che hanno inserito gli annunci di lavoro nella piattaforma del SIL Sardegna. Un numero considerevole di occasioni di lavoro rivolte ai disoccupati e a chi vuole cambiare la propria posizione lavorativa, sia in Sardegna che in Italia e all’estero.

Le vacancies all’estero, gestite attraverso il servizio Eures, sono attualmente 90, in prevalenza nei settori ICT e sanitario, e altre opportunità per lavorare in Europa sono in fase di acquisizione.
CANDIDATURE. I cittadini possono rispondere agli annunci di lavoro registrandosi nella piattaforma SIL, compilando l’apposita sezione dedicata al cv e inviando la candidatura per il profilo scelto. Si ha tempo fino al 13 gennaio 2019 per candidarsi e accedere alla fase di preselezione che sarà a cura degli operatori dei Centri per l’impiego e, infine, al colloquio con le aziende nelle giornate dell’evento.

Si può accedere alla piattaforma sia dal sito www.sardinianjobday.it che da www.sardegnalavoro.it.

Per avere un supporto nella registrazione al SIL e nelle fasi di compilazione del cv e di invio della candidatura, i cittadini che ne hanno l’esigenza potranno rivolgersi ai Centri per l’impiego.

LAVORO DI QUALITÀ. Dei profili ricercati ben l’80% sono per contratti di lavoro a tempo indeterminato, “a conferma della capacità da parte dell’ASPAL di attrarre lavoro di qualità” – afferma il Direttore Massimo Temussi. “Il Sardinian Job day si preannuncia il più importante intervento di politica attiva: i nostri job account e gli operatori dei Centri per l’impiego sono al lavoro da diverse settimane nel coinvolgere il più ampio numero di aziende e nell’invitare i cittadini a partecipare e a cogliere questa importante opportunità. L’appuntamento di gennaio – conclude Temussi – sarà dunque il momento finale di questa grande mobilitazione, che darà una vera boccata di ossigeno al nostro mercato del lavoro, anche per i momenti di approfondimento sulle nuove tendenze e sulle innovazioni che stanno rivoluzionando l’economia e il lavoro.”

ASPETTANDO IL SARDINIAN JOB DAY 2019 – AL VIA LA PIATTAFORMA PER GLI ANNUNCI DI LAVORO E LE CANDIDATURE

Innovazione digitale, nuove prospettive nel mercato del lavoro in continua trasformazione e professioni 4.0.

Sarà questo il tema del Sardinian Job Day 2019, il più grande evento dedicato al lavoro organizzato dall'Agenzia Sarda per le Politiche Attive del Lavoro (Aspal), in programma alla Fiera di Cagliari il 24 e il 25 gennaio.

Un focus sulle nuove tecnologie e sull’impatto del digitale che sta cambiando i processi produttivi e creando nuovi spazi di business, ma anche una fotografia della situazione attuale, dove le nuove tendenze hanno già pervaso il mercato del lavoro e le professioni emergenti.

INCONTRO DOMANDA E OFFERTA. Ma il Sardinian Job day è anche il più importante momento di incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro, e per l’occasione l’ASPAL si avvale della piattaforma del SIL Sardegna, per consentire alle imprese e ai cittadini di entrare in contatto, con il supporto specialistico degli operatori dei Centri per l’impiego e dei Job Account.

Da martedì 4 dicembre 2018 la piattaforma sarà on line, e si potrà accedere dal sito web www.sardinianjobday.it e dal portale www.sardegnalavoro.it.

“La macchina organizzativa è pronta. In queste settimane abbiamo riscaldato i motori e fatto le prove tecniche. Ora stiamo entrando nel vivo dell’organizzazione dell’evento e dal 4 dicembre si parte con la raccolta delle vacancies sul SIL e con l’azione di supporto ai cittadini, disoccupati e persone alla ricerca di nuova occupazione, ad attivarsi. Il Job day è a tutti gli effetti una politica attiva, e vogliamo che questo messaggio arrivi anche a coloro che sono scoraggiati, perché colgano questa grande opportunità.”

Così il Direttore generale Massimo Temussi commenta l’avvio delle fasi preparatorie al Sardinian Job Day 2019.

OPERATORI CPI E JOB ACCOUNT Gli operatori dei Centri per l’impiego anche stavolta avranno un ruolo centrale, sia attraverso l’animazione territoriale e il coinvolgimento dei cittadini e delle imprese, che durante l’evento. Sono impegnati sin da ora a dare supporto specialistico nell’inserimento del cv nella piattaforma SIL e nella scelta dell’annuncio di lavoro a cui candidarsi, in base al profilo di ciascuno. In un secondo step saranno i CPI a fare la preselezione e ad avviare la convocazione dei candidati ritenuti idonei, affinché possano fare il colloquio con le aziende nelle due giornate del Job Day.

Sul fronte del coinvolgimento delle imprese, oltre agli operatori dei CPI, sono impegnati i Job account, le nuove figure professionali dell’ASPAL che danno assistenza alle aziende nella rilevazione del fabbisogno di personale, nella definizione delle vacancies e nell’inserimento degli annunci di lavoro nel SIL.

QUALITÀ DELLE VACANCIES. “Quest’anno si vuole puntare ancora di più sulla qualità delle vacancies – dichiara il Direttore Temussi – perché il Job Day deve essere anche l’occasione per migliorare il nostro mercato del lavoro, spingendolo verso modelli sempre più vicini agli standard europei e alle tendenze dello scenario globale. Le nostre imprese hanno la forza e la capacità per compiere questo salto qualitativo, ma dobbiamo promuovere anche il superamento del mismatch, che riguarda soprattutto i settori dell’innovazione, orientando le persone a formarsi scegliendo i percorsi che danno maggiori sbocchi occupazionali. Durante il Job day si potrà entrare in contatto con nuove realtà e trovare ispirazione per intraprendere la propria strada professionale.”

GIOVANI. È un messaggio che si rivolge soprattutto ai giovani, pubblico privilegiato del Sardinian Job Day che, anche per l’edizione 2019 coinvolge tutti i ragazzi degli Istituti superiori, attraverso l’Ufficio scolastico regionale, e le Università di Cagliari e di Sassari. Agli studenti sono dedicati numerosi seminari e workshop, in gran parte incentrati sull’innovazione digitale e sulle nuove tecnologie. Sempre ai giovani si rivolgono le numerose opportunità di formazione e di lavoro in Italia e all’estero.

PARTNER. Il Sardinian Job Day è, infine, un momento di confronto tra partner nazionali e internazionali, sulle tendenze nell’economia mondiale, anche attraverso lo scambio di buone pratiche e l’avvio di importanti collaborazioni. E numerosi spazi espositivi saranno destinati alle aziende, ai soggetti privati e istituzionali che vorranno promuovere le loro attività.

Il Job Day 2019 si preannuncia a forte presenza internazionale, con la partecipazione degli sportelli Eures e dei Servizi per il lavoro provenienti da 13 paesi: Stati Uniti, Francia, Spagna, Polonia, Lussemburgo, Belgio, Germania, Olanda, Danimarca, Finlandia, Austria, Malta e Svezia.

Sono stati, inoltre, invitati a partecipare le Agenzie per il lavoro di 11 regioni italiane, tra cui Veneto, Piemonte e Lombardia.

I NUMERI: L’edizione 2018 ha registrato un’ampia adesione che ha avuto un notevole impatto nell’incontro domanda e offerta: 20.000 partecipanti, 5.500 colloqui e 3.400 vacancies.

Per il 2019, già in questa prima fase, si registrano 400 vacancies confermate, e sono circa 1.400 le aziende contattate.

Il Sardinian Job Day di gennaio sarà anche l’occasione per fare il punto sull'attuazione della riforma del sistema lavoro in Sardegna (l.r. 9/2016), per mettere in evidenza i passi che sono stati compiuti, quali il rafforzamento dei Centri per l’impiego, e quelli ulteriori da affrontare nel breve termine.

Al centro della manifestazione si prevedono incontri pubblici con ospiti e testimonial, per affrontare le sfide del futuro.